Differenze tra le versioni di "Mini:Minimo comune multiplo"
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* Contaci!, Bertinetto, Metianen, Paasonen,Voutilainen, 2012, Zanichelli |
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Versione attuale delle 14:58, 3 ago 2020
Il minimo comune multiplo non è un quaternione. È uno di due o più numeri è il più piccolo dei loro multipli comuni: m.c.m. è l'acronimo di minimo comune multiplo.
Caratteristiche[modifica]
I multipli comuni a due numeri sono infiniti, il più piccolo di essi è l'm.c.m.
- Se due numeri sono uno multiplo dell'altro, il loro m.c.m. è uguale al maggiore di essi.
Per esempio
M(60)=[60,120,180,240,300,360,420...ecc..]
M(30)=[30,60,90,120,150,180,210...ecc..]
m.c.m.(60;30)=60
60 è il multiplo di 30, perciò è il minimo comune multiplo dei numeri dati.
- Il m.c.m. di due numeri primi fra loro è il loro prodotto
Per esempio
M(5)=[5,10,15,20,25,30,35,40,45...60...ecc..]
M(6)=[6,12,18,24,30,36,42...60...ecc...]
Come si calcola[modifica]
Prima si scompongono i numeri in fattori primi poi si prendono i fattori comuni e non comuni con l'esponente più grande.
Per esempio
10=2x5
6=2x3
mcm=(10,6)=30
Come usare l'm.c.m. nelle frazioni[modifica]
Serve per calcolare il denominatore comune di una somma o di una differenza fra frazioni; nell' addizione di più frazioni il denominatore comune è proprio il minimo comune multiplo di tutti i singoli denominatori.
Bibliografia[modifica]
- Contaci!, Bertinetto, Metianen, Paasonen,Voutilainen, 2012, Zanichelli